#adottauncuoco

by Marina Caccialanza

Le iniziative solidali in questo periodo si stanno moltiplicando e la gente aderisce volentieri: non si può ignorare il fatto che la pandemia che da un anno ci sta assediando ha causato problemi drammatici a numerosi settori produttivi del nostro Paese.
Il mondo della ristorazione è tra i più colpiti ma la crisi non riguarda solo ristoranti e cuochi, riguarda un’intera filiera che ha avuto per anni la ristorazione come principale destinatario.

Parlo della filiera alimentare costituita da una rete di piccole e medie imprese che producono materie prime e specialità gastronomiche di altissima qualità, vere e proprie perle di un’Italia che del buon cibo è il simbolo.

Tornando alle iniziative solidali volte a sostenere il comparto, mi piace suggerire #adottauncuoco perché riguarda un territorio, la Sicilia, al quale sono particolarmente affezionata per motivi personali e professionali.

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L’idea è di Ivan Iurato, cuoco vulcanico e mediatico, protagonista di due edizioni di MasterChef Italia e, dopo tante esperienze, tornato nella sua Ragusa per offrire le sue capacità e la sua comunicativa.

#adottauncuoco è un kit – lo so, in tanti fanno kit da ordinare e finire in casa, per sentirsi chef per una sera e gustare un piatto speciale…eccetera, eccetera – ma questo è un kit particolare perché vuole promuovere il territorio, le sue tradizioni e i sapori, gli imprenditori del posto e i cibi straordinari della cultura siciliana. In fondo cos’è un cuoco se non il portavoce della sua terra e della sua tradizione culinaria; può viaggiare ed evolvere la sua arte, aprire la mente e amplificare le sue conoscenze ma le radici restano, se sono profonde.

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È ce n’è bisogno, come dice Ivan: “ In questo terribile periodo storico per il mondo della ristorazione e di tutti i miei colleghi chef, ho deciso di lanciare un progetto solidale proprio in favore di essi. Con il kit box #adottauncuoco, aiuterai il tuo chef preferito e la filiera produttiva che si cela dietro la scelta degli ingredienti di questo piatto”.

Il piatto, appunto. Veniamo alla ricetta: pasta carrittera, di antica tradizione, ossia un alimento che u carrittero, colui che guidava il carrettu (carro) ed era quindi un trasportatore di merci varie, per esempio i prodotti stagionali della campagna fino in città, nei mercati, poteva preparare facilmente durante una sosta utilizzando ingredienti semplici, di facile conservazione e rapida preparazione.
All’interno, pasta, pomodoro, olio extravergine di oliva, peperoncino e pane grattugiato.  Semplice, no?

Però, nella semplicità degli ingredienti di questa pasta carrittera c’è tutta la Sicilia e l’eccellenza dei suoi produttori. C’è la pasta di grano duro macinato a pietra di Damigella, mulino a pochi chilometri da Ragusa: mentre cuoce, senti il profumo del grano; c’è il pomodoro essiccato al sole e la salsa di ciliegino giallo di Agromonte, un concentrato di sapore; c’è il peperoncino piccante Terra d’Aromi e l’olio extravergine di oliva Tonda Iblea IGP del frantoio Sallemi e, tocco da maestro, c’è il pane grattugiato di farine siciliane biologiche del forno Punto Caldo, per aggiungere croccantezza e aroma. Un kit di prodotti, è vero, ma con tutta la Sicilia dentro.


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Ivan Iurato, chef di Mannarino Osteria Contemporanea a Comiso, ci mette la faccia e Bottega 27 la consegna. Ivan ci mette anche una video ricetta dove spiega come realizzare la pasta carrittera alla perfezione.  

La solidarietà non è mai stata così piacevole e divertente. #adottauncuoco non è la solita operazione commerciale, è un modo per far sentire a tutti i cuochi italiani che uniti possiamo superare le difficoltà, in fondo basta poco.