Caffè espresso, patrimonio immateriale
In occasione della Giornata Mondiale del Caffè – oggi, primo ottobre 2020 - il Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale annuncia la nascita della Comunità del Rito del Caffè Espresso.
A chi non piace vegliarsi la mattina e sentire l’aroma del caffè? Per la maggior parte di noi italiani il caffè è un rito, irrinunciabile e atteso.
Certo, ognuno ha i suoi gusti e accanto a chi predilige la classica moka che gorgoglia sul fuoco sta spopolando il metodo cialde e, malgrado le polemiche sull’impatto ambientale che avrebbero se non correttamente smaltite, ormai sono una presenza prepotente in tutte le case.
Il caffè espresso, però, quello del bar per intenderci, è sempre il più gradito perché è, appunto, un rito giornaliero, un’abitudine piacevole, perfino un modo di socializzare.
Intorno al rito del caffè quotidiano, del resto, non possiamo dimenticare che ruota una parte fondamentale della nostra cultura e della nostra socialità e sentirsi parte di una comunità è un’aspirazione che ci unisce.
L’iniziativa rappresenta un passaggio fondamentale perché questa Comunità sarà al centro di una campagna a sostegno della candidatura del Caffè Espresso Italiano a Patrimonio immateriale dell’Umanità presso l’Unesco, che prevede l’avvio di una raccolta firme sul sito www.ritodelcaffè.it e il coinvolgimento di tutti i componenti della Comunità stessa invitati a partecipare, con un proprio contributo, alla creazione di un e-book.
Le opere condivise potranno avere forma di: racconto breve, disegno, poesia o fotografia; i contributi dovranno fare riferimento a esperienze di consumo dell’espresso legate ai locali pubblici, proprio per esaltare il valore sociale del rito e una giuria di esperti selezionerà i contributi più interessanti che entreranno a far parte della raccolta, un e-book dal titolo Rito del Caffè Espresso.