La regina dei sentieri

by Marina Caccialanza


Un giallo insolito - la scomparsa misteriosa di un nobile imprenditore vinicolo – dà origine a un’indagine di polizia che unisce personaggi diversi in apparenza ma legati da affinità e scopi.

Il mondo del vino e la chimica che ne costituisce l’essenza, una tradizione antica che si scontra con le esigenze del mercato moderno, dinamiche famigliari complesse e un contesto quasi fiabesco nella sua contemporaneità a volte bizzarra e un po’ grottesca, nella sua ironia, sono i fili di una trama coinvolgente.

Insomma, un noir molto particolare dove emergono personaggi interessanti come Corinna, sovrintendente di polizia dal carattere ruvido, e la solare e irruente Serena, chimica e sommelier che, proiettata quasi per caso nella vicenda, diventerà personaggio chiave per la risoluzione dell’enigma.

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Questo è “La regina dei sentieri” di Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone per Sellerio Editore di Palermo.  

La storia trae inizio da un fatto di cronaca locale: il marchese Crisante Olivieri Frangipane, patriarca di una antichissima famiglia di produttori di vino della Maremma Toscana, personaggio noto per la sua scontrosità, scompare una notte. Dopo diversi anni l’Ape car col quale si muoveva nelle campagne viene ritrovato per caso e il sospetto che il marchese sia morto trova sempre più credito fino al ritrovamento del cadavere.

Partono le indagini, si scoprono segreti e altarini dei protagonisti finché il colpevole viene individuato. Niente di eccezionale in fondo.  

Ma non è la trama in sé che colpisce in questo libro di piacevole lettura. Quello che coinvolge il lettore è il racconto di un mondo poco conosciuto al pubblico, quello della viticoltura e della produzione di vino. È il racconto delle dinamiche che regolano un ambiente di lavoro che, come molti altri, è soggetto a invidie e ambizioni. È la profonda umanità che traspare dietro all’immagine patinata e sfolgorante di coloro che gravitano intorno alla fama che un vino di pregio può generare; intorno al mondo scintillante delle guide gastronomiche che decretano il successo o la caduta; al personaggio dell’enologo (chi è costui?) e del sommelier; alla fatica che i protagonisti devono fare per affermare le proprie capacità. È la storia antica delle umane debolezze che conducono al peccato, che sia peccato di gola o altro.

Soprattutto, si impara a capire che dietro un prodotto alimentare, bottiglia di vino o altro, c’è tanto studio, tanta scienza, c’è un equilibrio delicato da mantenere e valori eccezionali da scoprire e valorizzare. Dietro ci sono anche interessi economici enormi, che guidano le scelte e condizionano la vita delle persone e delle aziende.

Uno spunto di riflessione proposto con garbo dagli autori, una storia nella quale potremmo riconoscere molte realtà. Una lettura che in un pomeriggio d’estate può accompagnare la serenità di una vacanza, ma lo fa con intelligenza, e non è poco.  

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Chi è l’assassino? Non ve lo dico, dovete scoprirlo leggendo La regina dei sentieri.

Ma fatelo centellinando un buon calice di quello buono. Con moderazione però, fa caldo.