Nautilus, il mare a Milano

by Marina Caccialanza


Sembra di tornare agli anni ’80, immersi nell’atmosfera di certi film di costume “all’italiana” e trovandosi in piena città di Milano, quasi quasi, ci si aspetta di incontrare il “cumenda” e ascoltare battute divertenti in pieno stile “sapore di mare”.

Nautilus, nel centro storico della città, accanto alle Colonne di San Lorenzo, luogo emblematico della borghesia milanese, è il ristorante che non ti aspetti in un’epoca pervasa di gourmet e fine dining, o di locali alla moda in stile americano, cocktail bar e insegne internazionali o esotiche. Perché Milano è così, ormai invasa di ogni genere di proposte gastronomiche e il ristorante un po’ retrò, quello dove si andava a pranzo la domenica con la famiglia, diciamolo, non è più in voga.

La ricerca esasperata di originalità l’ha relegato in secondo piano. Che torni in auge?
Il nome, è evidente, è un vero e proprio omaggio agli anni ’80, nel richiamo a romanzi e leggende come il Capitano Nemo in “Ventimila leghe sotto i mari". Leggendo il menù, poi, il legame con quella magica epoca riaffiora quando si legge cocktail di gamberetti, penne con salmone e vodka o sogliola alla mugnaia. Piatti mai dimenticati, rimasti nella memoria storica di tanti, che incuriosiscono i giovani.

Ebbene Nautilus riscopre, rivaluta, modernizza e rivalorizza quell’accoglienza sincera e rilassante che, in fondo, tanti di noi cercano ma non osano dirlo per non sembrare demodé (e anche un po’ agé). E in più, lo fa con una proposta di pesce di altissima qualità, e non è un dettaglio.


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Dietro al format c’è un progetto ben studiato. Nautilus Trattoria di Mare è il quattordicesimo locale di MRG Milano Restaurant Group, un gruppo nato 13 anni fa grazie a Samuele Serra che oggi gestisce 14 ristoranti di proprietà diffusi in diverse zone centrali della città. Ognuno con il proprio stile e la propria identità, accomunati dalla buona cucina italiana, da materie prime selezionate e dalla cura per il cliente. Nautilus è la trattoria di mare con pizza che Milano stava aspettando; una location moderna e accogliente, curata nei minimi dettagli. I piatti raccontano storie di un’epoca passata con il sapore autentico del mare.
La direzione del locale è affidata a Samuele Maledì, una trentina di anni esperienza sulle spalle, formato alla scuola alberghiera, diventato sommelier.
Il progetto è stato studiato per offrire un servizio non-stop 7 giorni su 7, con uno staff ben strutturato. Il locale è ampio, con spazi ben distribuiti e un accogliente dehors con veranda affacciato sulla piazza. Puoi osservare il passeggio comodamente seduto al tavolo, il rumore del traffico sembra lontano, sebbene dietro l’angolo.


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La cucina vuole esaltare il pesce, ingrediente principale, senza forzature ed eccessive lavorazioni che modifichino la percezione del gusto e della materia prima. Il menù è una riscoperta dei piatti della tradizione con paste fresche, il risotto ai frutti di mare, il pescato del giorno e l’irresistibile fritto, a cui si aggiungono plateau di crudi e ostriche dove troneggiano gamberi rossi di Mazara del Vallo e scampi irlandesi. Concessione allo stile modaiolo, le tapas, piccoli antipasti di mare e non solo, con polpo e patate arricchito dalle olive taggiasche, o polpettine di branzino; con particolare riguardo alla stagionalità, da provare i gustosi fiori di zucca pastellati farciti di ricotta di bufala e acciuga del Cantabrico. Un inno allo stile anni ottanta, il cocktail di gamberi in salsa all’arancia, merita una ola. Fiore all’occhiello, la paella, un inno alla mediterraneità e alla convivialità, nella classica versione alla “Valenciana” con carne e pesce, e nella versione di solo “Marisco”, cozze, vongole veraci, calamari, seppie, scampi e mazzancolle: zafferano, curcuma e altre spezie avvolgono i sapori e accompagnano il riso con delicata intensità.
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Da Nautilus ci si accomoda e si sta bene. Ci si sente a casa, o meglio, quasi in vacanza. Potremmo pensare di trovarci sul lungomare di una località di villeggiatura. Forse per questo dopo soli pochi mesi dall’apertura sembra essere già un punto di riferimento per una clientela locale, gente che vive nel quartiere e la sera cerca relax e buona compagnia assaporando piatti gustosi, ricette della memoria, da condividere. Nel weekend, poi, non mancano i clienti più giovani che hanno scoperto quello stile immortale che vuol dire convivialità e buona cucina aldilà della mondanità, e i turisti che si affacciano ai luoghi storici e alle bellezze della città.
Forse il futuro sta nel ricordo, nell’emozione del ricordo di un benessere del corpo e dell’anima che un piatto di pesce ben cucinato può rinnovare. Sta nel servizio accurato, nella spontaneità dell’accoglienza, nella professionalità di saper suscitare emozione, con garbo e con gusto.


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