Fare impresa non è solo business

by Marina Caccialanza


In Italia, ci sono imprenditori che si dedicano con passione alla propria attività facendola fiorire ma di questo non si accontentano. Oltre a rivolgere notevoli sforzi nel dare lavoro a un numero considerevole di persone, a realizzare prodotti di qualità e valore, dare lustro alla propria città, regione, nazione, dedicano tempo, denaro e impegno a promuovere la cultura, investire nell’arte e cercare di rendere migliore il proprio Paese.

Diventano un vanto e un esempio da seguire.

Uno di questi imprenditori illuminati è Andrea Rigoni per cui le promesse non sono solo un impegno ma sono la filosofia con cui conduce la sua vita e il suo lavoro.
Con questo spirito ha dato avvio a un percorso di mecenatismo che l’ha visto protagonista/investitore in alcuni tra i più bei lavori di restauro di opere d’arte in Italia negli ultimi anni.

“Ritengo che fare impresa oggi - dichiara Andrea Rigoni, Presidente e AD Rigoni di Asiago - significhi avere una visione più ampia rispetto a quella che limita l’attività dell’imprenditore al puro e semplice sviluppo della sua azienda. Ci sono ambiti, quali, ad esempio, l’arte e la cultura che un’industria illuminata deve fare propri”. 

L’inizio di questo percorso virtuoso nel 2015 quando interviene nel restauro dell’Atrio dei Gesuiti del Palazzo di Brera a Milano; l’anno successivo è a Venezia col recupero della statua di San Teodoro di Palazzo Ducale, il Todero come viene chiamato dai veneziani, custode della laguna proprio di fronte a piazza San Marco; poi a Roma col recupero della fontana “Venezia sposa il mare” nel cortile di Palazzo Venezia.
Infine Matera. Nella città dei sassi, patrimonio dell’Unesco e Capitale della Cultura nel 2019, torna al suo splendore – dal 12 settembre - la Chiesa rupestre di San Giovanni in Monterrone, totalmente ricavata nel masso roccioso ad eccezione della facciata, e l’adiacente Santa Maria de Idris, ricavate nel Monterrone, un pittoresco promontorio che si erge tra il Sasso Caveoso e l’antica contrada del Casalnuovo.
Probabilmente risalente all’XI secolo, quasi del tutto abbandonata a seguito dello sfollamento dei rioni Sassi, grazie agli ultimi lavori di restauro, può nuovamente offrire alla vista i pregevoli affreschi di San Giovanni che tornano a splendere e a illuminare i visitatori.

Fedele a principi legati alla qualità e all’attenzione verso l’ambiente, Rigoni d’Asiago è un esempio.  Con orgoglio porta avanti un connubio importante che lega le logiche imprenditoriali a quelle della cultura e dell’arte. Un senso di responsabilità di cui il nostro Paese ha bisogno, verso le tante bellezze trascurate, simbolo dell’eccellenza artistica italiana, che il mondo ammira e ci invidia.

Il sogno realizzato di Matera rappresenta una rinascita non solo per la città ma per la cultura in senso ampio, perché viene da un certo mondo della produttività che rinnega la logica del profitto puro e sterile per diventare sprone d’investimento, per il futuro di tutti.

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