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Il nuovo Linate, ci piace

2019-11-13 10:50

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Il nuovo Linate, ci piace

Il nuovo Linate non è ancora perfetto ma ci piace perché rispetta la dimensione umana, offre piacevoli momenti di rilassatezza anche se andiamo di corsa...

by Marina Caccialanza

L’aeroporto di Milano Linate ha riaperto al pubblico. Dopo la ristrutturazione estiva finalmente lo storico punto di arrivo e partenza dalla città riprende le sue funzioni.


Chi si aspettava trasformazioni strabilianti è rimasto un po’ deluso.


In effetti, l’indispensabile è stato fatto, ossia il rinnovamento del manto delle piste, cosa non da poco. L’interno delle sale dell’aeroporto, però, a parte una mano di bianco sui muri, non rivela grandi trasformazioni. La struttura pare identica, l’organizzazione degli spazi anche, la coda per i controlli di sicurezza continua come prima. Per questi ammodernamenti dovremo aspettare almeno la metà del 2020.


Qualche novità però è apparsa e non è cosa da poco. Tre sono i luoghi che invitano a una sosta, almeno una volta. Tre appuntamenti diversi tra loro, ognuno con la sua peculiarità.


Settore “arrivi”: il corner più bello è Rinaldini. Con i suoi colori, il nero e il fuxia, le delizie esposte, l’allegria che contraddistingue la pasticceria più gioiosa che ci sia, attende i viaggiatori come un sorriso radioso. Chi non avesse fatto in tempo a visitare il bellissimo negozio bistrot a due passi dalla Scala, in centro città, può rifarsi in questo spazio dove il meglio della produzione è esposto e a disposizione.


Il punto vendita di Linate, che occupa una superficie di 120 mq, è stato studiato nel minimo dettaglio, per comunicare in ogni angolo la filosofia del brand Rinaldini: Coffee, Pastry & Food Experience. IMacaRAL®, i macaron interpretati all’italiana e ideati seguendo i colori della nota scala colore RAL; i Chococolor, i cremini colorati di vari gusti; la famosa Linea Fashion di accessori in cioccolato, come borse e scarpe all’ultima moda e i Chocopops, golosi lollipop al cioccolato e wafer croccante. E per coloro che preferiscono il salato panini, sandwich e baguette gourmet, ma soprattutto: piadina! Un po’ di Romagna a Milano.




Ma è ora di partire, si salgono le scale per raggiungere la zona “partenze” e prima di addentrarsi ai check point è meglio fare uno spuntino. Qui la novità si chiama Patatas Nana, e se pensate che sia solo una patatina nel sacchetto, come ce ne sono tante, vi sbagliate.


Patatas Nana è un prodotto per intenditori: una patatina in busta che unisce la lavorazione artigianale all’utilizzo di soli tre ingredienti senza conservanti e aromi. Un’idea geniale perché unisce alla praticità e immediatezza della patatina fritta (chi non ama le patatine?) una genuinità che si sente fin dal primo morso. L’idea è basata sul concetto di sottrazione: non aggiungere gusti artificiali, ma proporre l’essenza della patata nella sua purezza e integrità e poi dare la possibilità di arricchire Patatas Nana secondo il proprio gusto e la propria creatività, sperimentando abbinamenti e nuove ricette, consigliate anche dallo chef. Al curry piccante, al lime e pepe nero Maricha, alla paprika dolce affumicata e con aceto balsamico di Modena IGP 3 stelle. Degustate calde grazie a una speciale lampada brevettata, le Patatas Nana – nate dall’ispirazione imprenditoriale dello chef Michele Gilebbi e di Francesco Mazzaferri, commerciale del settore food – sono prodotte in Spagna con patate conservate al buio e lavorate con cura. Sono poco salate, e questo è un pregio, risultano poco unte, e anche questo è un vantaggio. Insomma sono uno spuntino gustoso che non ti fa sentire colpevole di peccato di gola.



Superiamo i controlli, è ora di rilassarsi un po’. C’è ancora tempo prima del volo e concedersi un pranzo come si deve può predisporre meglio al viaggio, specie se lungo.


In cima a una breve scalinata si aprono le porte del Michelangelo Restaurant & More. Perché non è solo un ristorante, è qualcosa di più: bistrot veloce per chi non ha molto tempo, bottega di specialità gastronomiche per chi vuole portare con sé un po’ di bontà. Soprattutto è ristorante gourmet. Michelangelo Citino, Executive Chef del Michelangelo, ha studiato un menu apposta per affrontare le tempistiche difficili di un aeroporto, dove gli approvvigionamenti sono complicati, dove i viaggiatori devono rispettare gli orari, dove anche la distrazione gioca il suo ruolo perché il pensiero va alle ore successive.


Cucina d’autore, servizio professionale, ambiente accogliente e rilassante. Una proposta di alta classe assimilabile a quella di un ristorante di livello, con tutte le caratteristiche di tempistica, leggerezza e internazionalità che un luogo di transito deve avere.


Insomma, il nuovo Linate non sarà ancora perfetto al 100% ma ci piace perché rispetta la dimensione umana, offre piacevoli momenti di rilassatezza e appagamento anche se andiamo di corsa. Ci invita ad affrontare la partenza con leggerezza e allegria. Con lo sguardo avanti, tra le nuvole.