Il nuovo Linate, ci piace

by Marina Caccialanza

L’aeroporto di Milano Linate ha riaperto al pubblico. Dopo la ristrutturazione estiva finalmente lo storico punto di arrivo e partenza dalla città riprende le sue funzioni.

Chi si aspettava trasformazioni strabilianti è rimasto un po’ deluso.

In effetti, l’indispensabile è stato fatto, ossia il rinnovamento del manto delle piste, cosa non da poco. L’interno delle sale dell’aeroporto, però, a parte una mano di bianco sui muri, non rivela grandi trasformazioni. La struttura pare identica, l’organizzazione degli spazi anche, la coda per i controlli di sicurezza continua come prima. Per questi ammodernamenti dovremo aspettare almeno la metà del 2020.

Qualche novità però è apparsa e non è cosa da poco. Tre sono i luoghi che invitano a una sosta, almeno una volta. Tre appuntamenti diversi tra loro, ognuno con la sua peculiarità.

Settore “arrivi”: il corner più bello è Rinaldini. Con i suoi colori, il nero e il fuxia, le delizie esposte, l’allegria che contraddistingue la pasticceria più gioiosa che ci sia, attende i viaggiatori come un sorriso radioso. Chi non avesse fatto in tempo a visitare il bellissimo negozio bistrot a due passi dalla Scala, in centro città, può rifarsi in questo spazio dove il meglio della produzione è esposto e a disposizione.

Il punto vendita di Linate, che occupa una superficie di 120 mq, è stato studiato nel minimo dettaglio, per comunicare in ogni angolo la filosofia del brand Rinaldini: Coffee, Pastry & Food Experience. IMacaRAL®, i macaron interpretati all’italiana e ideati seguendo i colori della nota scala colore RAL; i Chococolor, i cremini colorati di vari gusti; la famosa Linea Fashion di accessori in cioccolato, come borse e scarpe all’ultima moda e i Chocopops, golosi lollipop al cioccolato e wafer croccante. E per coloro che preferiscono il salato panini, sandwich e baguette gourmet, ma soprattutto: piadina! Un po’ di Romagna a Milano.

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Ma è ora di partire, si salgono le scale per raggiungere la zona “partenze” e prima di addentrarsi ai check point è meglio fare uno spuntino. Qui la novità si chiama Patatas Nana, e se pensate che sia solo una patatina nel sacchetto, come ce ne sono tante, vi sbagliate.

Patatas Nana è un prodotto per intenditori: una patatina in busta che unisce la lavorazione artigianale all’utilizzo di soli tre ingredienti senza conservanti e aromi. Un’idea geniale perché unisce alla praticità e immediatezza della patatina fritta (chi non ama le patatine?) una genuinità che si sente fin dal primo morso. L’idea è basata sul concetto di sottrazione: non aggiungere gusti artificiali, ma proporre l’essenza della patata nella sua purezza e integrità e poi dare la possibilità di arricchire Patatas Nana secondo il proprio gusto e la propria creatività, sperimentando abbinamenti e nuove ricette, consigliate anche dallo chef. Al curry piccante, al lime e pepe nero Maricha, alla paprika dolce affumicata e con aceto balsamico di Modena IGP 3 stelle. Degustate calde grazie a una speciale lampada brevettata, le Patatas Nana – nate dall’ispirazione imprenditoriale dello chef Michele Gilebbi e di Francesco Mazzaferri, commerciale del settore food – sono prodotte in Spagna con patate conservate al buio e lavorate con cura. Sono poco salate, e questo è un pregio, risultano poco unte, e anche questo è un vantaggio. Insomma sono uno spuntino gustoso che non ti fa sentire colpevole di peccato di gola.

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Superiamo i controlli, è ora di rilassarsi un po’. C’è ancora tempo prima del volo e concedersi un pranzo come si deve può predisporre meglio al viaggio, specie se lungo.

In cima a una breve scalinata si aprono le porte del Michelangelo Restaurant & More. Perché non è solo un ristorante, è qualcosa di più: bistrot veloce per chi non ha molto tempo, bottega di specialità gastronomiche per chi vuole portare con sé un po’ di bontà. Soprattutto è ristorante gourmet. Michelangelo Citino, Executive Chef del Michelangelo, ha studiato un menu apposta per affrontare le tempistiche difficili di un aeroporto, dove gli approvvigionamenti sono complicati, dove i viaggiatori devono rispettare gli orari, dove anche la distrazione gioca il suo ruolo perché il pensiero va alle ore successive.

Cucina d’autore, servizio professionale, ambiente accogliente e rilassante. Una proposta di alta classe assimilabile a quella di un ristorante di livello, con tutte le caratteristiche di tempistica, leggerezza e internazionalità che un luogo di transito deve avere.

Insomma, il nuovo Linate non sarà ancora perfetto al 100% ma ci piace perché rispetta la dimensione umana, offre piacevoli momenti di rilassatezza e appagamento anche se andiamo di corsa. Ci invita ad affrontare la partenza con leggerezza e allegria. Con lo sguardo avanti, tra le nuvole.   

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