La gallina (non) è un animale intelligente, #nonfareil pollo

by Marina Caccialanza

Negli anni settanta Cochi e Renato avevano poca considerazione per le povere galline che secondo loro non erano intelligenti e lo si capiva…da come guardavano la gente!

In effetti si definisce “un pollo” qualcuno che è un po’ stupidotto, facilmente ingannabile, “quello lì è un pollo” si dice.

Ce ne sono tanti di miti da sfatare. Oggi si chiamano fake news e riguardano tantissimi argomenti, soprattutto il cibo. Sulla carne di pollo poi, ne sono state dette di tutti i colori nel corso degli anni. E il peggio è che resistono a tutto, forse perché la maggior parte della gente non si preoccupa di informarsi meglio.

UnaItalia, Unione Nazionale Filiere Agroalimentari Carni e Uova, ha lanciato una campagna d’informazione - #NONFAREIL POLLO, CONOSCILO DAVVERO – per diffondere 6 verità sul pollo che nessuno a quanto apre si aspetta…leggete e stupitevi!

1.     Il pollo non ha ormoni: gli ormoni nel pollo sono un pregiudizio molto diffuso legato al passato e che oggi non ha ragione di esistere perché il loro utilizzo, in Italia e in Europa é vietato, ma é anche inutile e antieconomico. Eppure l’87% degli italiani continua a credere che i polli crescono più velocemente di un tempo grazie all’uso di ormoni estrogeni, mentre é solo questione di miglioramenti di metodologie di allevamenti, delle selezioni delle razze, e dell’alimentazione degli animali.

2.     Il pollo è allevato a terra: in Italia da oltre 50 anni nessun pollo e tacchino è allevato in batteria perché questa modalità di allevamenti è stata abolita. Eppure l’83% degli italiani ancora oggi ritiene che la maggior parte dei polli sia allevato in gabbie. In realtà si confondono i polli con le galline, sono infatti le galline ovaiole ad essere allevate in gabbie per una questione di sicurezza delle uova deposte.

3.     Il pollo non va lavato: lavare il pollo crudo prima di cucinarlo non serve a nulla. Eppure il 77% degli italiani crede che sia una buona pratica. In verità, il lavaggio non elimina gli eventuali microrganismi patogeni presenti abitualmente su tutti gli alimenti crudi, anzi ne aumenta la possibilità di contaminazione con altri alimenti che mangiamo crudi. L’importante invece è cuocere bene la carne.

4.     Il pollo non cresce ad antibiotici: negli allevamenti avicoli l’uso di antibiotici è sempre curativo, mai preventivo e mai per favorire la crescita. Gli antibiotici vengono utilizzati solo se necessario, sotto la responsabilità del veterinario Asl, e sempre rispettando il “tempo di sospensione” prima dell’abbattimento dell’animale, in modo che non rimanga alcuna traccia dell’antibiotico nella carne che mangiamo.

5.     Il pollo contiene ferro: tutte le carni, non solo quelle rosse, contengono ferro. Pensare che la carne di pollo ne contenga meno è solo un luogo comune non sostenuto da fatti scientifici, anche se il 71% degli italiani è convinto del contrario. Non è il colore della carne che determina il contenuto di ferro e proteine.

6.     Il pollo è solo made in Italy: il pollo che portiamo sulle nostre tavole è di provenienza italiana, nato, allevato, macellato e confezionato nel nostro Paese. Ed è tutto scritto in etichetta! Eppure quasi 1 italiano su 2 non sa che il 99% del pollo che mangiamo è allevato nel nostro Paese. Il nostro paese è il fiore all’occhiello per garanzia e qualità.

Insomma, il settore avicolo è sano ed efficiente, tecnologicamente evoluto e – esempio unico – autosufficiente. Le carni di pollo e di tacchino sono prodotti coerenti con gli stili di vita moderni perché pratiche, gustose, con un ottimo rapporto qualità/prezzo e forniscono ottimi valori nutrizionali. L’avicoltura è, inoltre, il settore zootecnico con minore impatto ambientale: presenta un rapporto tra consumo di mangimi e accrescimento delle carni favorevole e ha un’impronta idrica più bassa rispetto a quella di altri comparti. Molti allevamenti adottano interventi di efficienza energetica e contenimento di emissioni di CO2 e utilizzano energie rinnovabili.
E allora? Cominciamo a pensare che la gallina sia un animale intelligente, forse se lo merita.

Fonte: UnaItalia Avicoltura