Sensory Games, il gioco è una cosa seria

by Marina Caccialanza

Il gioco è una cosa seria. E anche se le nostre nonne ci dicevano sempre “non si gioca col cibo” in realtà giocare col cibo è una delle attività più piacevoli, formative e coinvolgenti che ci si possa aspettare.

È anche uno strumento di comunicazione straordinario, perché attraverso il gioco – nel senso più ampio del termine, che comprende sperimentazione e scoperta - si può apprendere, conoscere e divulgare.

Sensory Games, il Manuale della comunicazione innovativa, pubblicato dal Centro Studi Assaggiatori a cura di Luigi Odello, è basato proprio su questo concetto ed è frutto della naturale evoluzione del metodo ideato da I Narratori del Gusto; esso mira a divulgare la conoscenza del cibo attraverso esperienze sensoriali che trovano nell’aspetto ludico la loro espressione concreta.

A sette anni dalla fondazione, i Narratori del Gusto condensano in quest’opera lo stato dell’arte dell’associazione e riuniscono le esperienze vissute, le proposte raccolte e ogni indicazione scaturita da centinaia di workshop, corsi e incontri di sperimentazione sensoriale che gli iscritti hanno vissuto e portato all’attenzione di altri, fedeli alla missione di invitare alla crescita personale e professionale le figure preposte a diffondere i metodi di analisi sensoriale e di comunicazione innovativa che ispirano l’associazione.

Ma chi sono i Narratori del Gusto? Il loro compito è guidare ad essere protagonisti dell’esperienza attraverso il gioco, trasformando gli incontri in esperienze emozionali secondo i principi del marketing narrativo. Insomma, come dice il nome che si sono dati, “narrano”, non solo raccontano. La differenza può sembrare sottile ma è fondamentale: si può raccontare la storia di un prodotto in maniera didascalica e didattica oppure si può narrarlo con passione, empatia e autorevolezza affinché l’ascoltatore viva la scoperta con trasporto e partecipazione. Se nel primo caso ascolterà con interesse distaccato, nel secondo caso non c’è dubbio che ne accoglierà e assimilerà la conoscenza. Per essere in grado di guidare con autorevolezza l’esperienza, il Narratore dovrà essere formato adeguatamente. Ecco che, a sostegno dei numerosi ed efficienti corsi organizzati periodicamente dal Centro Studi Assaggiatori, e ad affiancare i manuali tematici già pubblicati, giunge atteso questo manuale innovativo che espone con dovizia di particolari ed esempi i diversi metodi di approccio al sensory game, appunto il gioco finalizzato all’esperienza sensoriale. Illustra e spiega i compiti del Narratore del Gusto che è una figura capace di porre al centro di ogni evento l’ospite, di guidarlo in viaggi coinvolgenti e divertenti dove le cose serie – il cibo, il territorio, il prodotto, il gusto – sono proposte in modo ludico e accattivante, e proprio per questo raggiungono l’obiettivo: farsi conoscere e apprezzare.

Gli ambiti di applicazione di questo metodo innovativo sono molteplici, dal turismo in senso ampio – e il turismo enogastronomico ha raggiunto cifre da capogiro nel nostro Paese come testimoniano studi recenti – alle fiere, dagli eventi aziendali alle strutture dell’ospitalità; i potenziali utenti del metodo altrettanto numerosi, dai bambini sempre più curiosi e appassionati ai clienti dei supermercati, dalle guide turistiche ai sommelier fino ai comunicatori propriamente detti – giornalisti, addetti stampa, organizzatori di eventi. I giochi proposti all’attenzione del Narratore sono frutto di regole scientifiche dell’analisi sensoriale e si basano su difficoltà ed errori comunemente commessi dagli assaggiatori, ma anche sull’osservazione dell’interesse che suscitano e sulle domande che ne scaturiscono.

Il livello di difficoltà deve essere valutato secondo il target di pubblico, le regole semplici e spiegate chiaramente, la preparazione del conduttore dirige lo svolgimento e suscita il divertimento – del pubblico ma anche del conduttore – che deve essere reciproco per funzionare. Pochi minuti bastano, un’ora è il massimo per non perdere la concentrazione; il costo dei supporti deve essere attentamente valutato; lo spazio a disposizione può variare e non può essere meno di 50 cm - meglio 70 – per ogni partecipante.

Il libro contiene la codifica di 27 giochi sensoriali e le schede connesse; è uno strumento prezioso per operare nel mondo della comunicazione dei cibi e delle bevande, per passare dal “vedere” al “fare” perché essere protagonisti dell’esperienza vale più che assistervi e nulla deve essere lasciato al caso: il sensory game è un gioco ma proprio per questo è una cosa seria.

Pubblicato su Sala & Cucina, marzo 2019