Turismo, performance in crescita

by Marina Caccialanza

Secondo le stime di Banca d’Italia e secondo i dati di Eurostat, l’Italia è leader in Europa per occupati nel settore turistico (4,2 milioni) e i primi dati sul saldo dei flussi turistici nel 2019 descrivono un anno molto favorevole con una crescita della spesa del turismo internazionale del 6,6% e un aumento dei pernottamenti del 4,4 %.

In base a queste premesse e in seguito a studi condotti sui flussi e le preferenze del turista medio, il piano 2020 di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo propone l’Italia della sostenibilità, a misura dei nuovi mercati e dei nuovi segmenti.

L’Italia sfoggia così i suoi primati e si prepara al 2020 con una strategia orientata a intercettare turisti provenienti da tutto il mondo.

Un’attenzione particolare è rivolta al mercato domestico, soprattutto alle destinazioni delle aree interne e alle piccole e medie città della cultura, mentre al centro delle nuove campagne per un turismo capace di spendere durante tutto l’anno ci sono i mercati in rapida crescita come l’Asia e la Cina, con i nuovi target giovani ad alta capacità di spesa.

Campagne per la valorizzazione di nuove esperienze turistiche destinate ai viaggiatori più fedeli per creare nuove motivazioni di vacanza in Italia, sono allo studio rivolte ai Paesi di prossimità Enit con 480 iniziative previste per il 2020 dalle sedi estere di Enit di cui circa il 20 per cento orientate anche alla valorizzazione della meeting industry.

Un piano denso di eventi e con una programmazione accurata che mira a stabilizzare i mercati presenti e a conquistare quelli emergenti, forti della consapevolezza che l’Italia è un’attrattiva possente e degna di valorizzazione. Soltanto il mondo del lusso, ha attirato nel 2019, 3 milioni di partecipanti ad eventi organizzati e sponsorizzati, tanto che Enit ha destinato per l’anno in corso il 22,7 per cento ad iniziative sui nuovi target del lusso affluent e Hnwi (High Net Worth Individual).  

Al turismo slow – il 2019 è stato l’anno del turismo lento e da esso ha tratto visibilità - sarà riservato il 34,8 per cento delle azioni Enit e al turismo active il 26,7 per cento delle attività. Le 40 fiere previste e destinate all’industria del turismo saranno accompagnate da specifici workshop per gli operatori del settore allo scopo di supportare il sistema.

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All’interno di questo scenario, positivo, il turismo enogastronomico riveste un ruolo di spicco con un +48% di interesse in un anno, rivelandosi driver importante.

Tutte le categorie di turisti apprezzano il turismo enogastronomico, in particolare i Millennials.

Dal 2016 il numero di turisti italiani interessati a questo stipo di esperienza è cresciuto dal 21 al 45% nel 2019.

Aumenta in tal modo la fruizione di esperienze a tema enogastronomico, che diventano patrimonio comune, con il 98% dei turisti italiani che, a prescindere che si muovano per turismo balneare, di montagna o per business, ha partecipato ad almeno una attività di questo genere nel corso di un viaggio.

Il rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2019, redatto da Roberta Garibaldi sotto la supervisione scientifica della World Food Travel e dell’Università degli studi di Bergamo, ha evidenziato la crescente rilevanza di questo segmento turistico tra i viaggiatori italiani, che deve diventare un forte elemento di attenzione per tutte le destinazioni nazionali, per stimolare un’offerta eno-gastro-turistica sempre più strutturata.

Si osserva che i turisti enogastronomici italiani sono prevalentemente sposati o convivono, appartengono a tutte la fasce d’età e provengono da tutto il Paese, in particolare dall’Italia meridionale.

Il concetto di “paesaggio enogastronomico”, ovvero quell’insieme di cultura, persone, ambiente, attività e prodotto tipico, è quello che il turista italiano prende sempre più in considerazione quando sceglie la meta del suo prossimo viaggio.

L’Italia è dunque la meta prediletta da questo tipo di viaggiatori, solo 17% è stato anche all’estero e quando lo fa sceglie Spagna e Francia.

Cresce, in ogni modo, anche l’interesse degli stranieri per il mercato enogastronomico italiano e il 62% dei Tour Operator stranieri ha in pacchetto offerte di questo tipo con tedeschi e americani al primo posto per l’interesse dimostrato. Mete preferite in questi casi la Toscana e il Piemonte.

L’Italia, del resto, ha molto da offrire con ben 825 prodotti agroalimentari e vitivinicoli a Indicazione Geografica, 5.056 Prodotti Agroalimentari Tradizionali, 4 beni enogastronomici inseriti nella lista del patrimonio tangibile e intangibile dell’UNESCO, 2 città creative UNESCO dell’enogastronomia, 334.743 imprese di ristorazione, 875 ristoranti di eccellenza, 23.406 agriturismi che offrono servizi di alloggio, ristorazione e altre proposte turistiche, 114 musei legati al gusto, 173 Strade del Vino e dei Sapori. Senza contare tutte le varie esperienze sensoriali godibili tra cantine e birrifici, sagre locali, social eating e agriturismi.

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