Una Fortezza tra i vigneti, natura e passione antica
by Marina Caccialanza
In questo settembre inoltrato, quando la calura si spegne e lascia l’aria più limpida e frizzante, la temperatura è l’ideale per stare all’aria aperta e ancora la voglia di rinchiudersi tra quattro mura è lontana, il pensiero di un luogo immerso tra i vigneti con un parco, una piscina e spazi accoglienti è una tentazione insopprimibile.
È forse per questo che la stagione dei matrimoni si trascina lenta verso l’autunno, perché non c’è nulla di più piacevole che brindare sotto un pergolato tra i colori delle foglie che cominciano ad arrossare.
C’è un luogo nella campagna di Benevento che
può appagare questi desideri: è La Fortezza, nel cuore verde dei
vigneti di Torrecuso, un’imponente struttura rivestita in pietra e in completa
armonia con l’ambiente.
La meravigliosa struttura è l’ambiente ideale per
matrimoni, eventi e banchetti.
È soprattutto un fiore
all’occhiello dell’enologia dell’intera regione e non solo.
Merito del fondatore Enzo Rillo e del territorio vocato da secoli alla
coltivazione dei vigneti.
Collocata poco distante dal monte Taburno, nel cuore del Parco del Taburno-Camposauro, La Fortezza rappresenta un punto di riferimento di Torrecuso.
Re assoluto è l’Aglianico del Taburno dal quale si ricavano bottiglie di qualità e soggette a un’attenta selezione; qui si coltiva anche la Falanghina, in grado di donare ai vini profumi intensi e giusta acidità, oltre a Greco e Fiano, tipologie che giungono in cantina da vigneti esterni ma sottoposti a rigidi controlli.
La Fortezza, nel complessivo 800.000 bottiglie all’anno, presenta differenti linee di produzione, dai vini classici a quelli rivolti a un pubblico giovane. Proprio per chi si avvicina al vino è stata realizzata la linea “Noi beviamo con la testa”, messaggio chiaro e palese, rivolto al pubblico dei giovani che amano il buon vino ma senza perdere di vista il valore della vita, della convivialità e del bere responsabile.
Un luogo affascinante, composto da una villa, con ampi
spazi verdi dai quali si gode una stupenda veduta sull’Appennino che separa la
Campania dalla Puglia, e un secondo blocco che si apre con due portoni in legno
in stile medievale, dai quali si accede alla parte produttiva tra tradizione e
moderne tecnologie.
Il fascino antico che incontra l’innovazione, la tradizione che sposa la
tecnologia: qui la coltivazione della vigna ha origini antichissime e, ancora
oggi, questa parte della Campania raccoglie il 40% dell’intera produzione
regionale.
Per il piacere della tavola, per l’onore del territorio.
